Quando mi capita di essere preso per il culo dalle aziende divento una bestia. Lo divento perché sanno che l’unico modo che ho per rivalermi è perderci dietro del tempo che, onestamente, non ho.
Certo è che, in questi casi, posso fare un bell’articolo sul blog raccontando quello che è successo. Vedi mai che qualcuno capita di qua, legge e si ravvede…
Ma facciamo ordine. Stiamo parlando dell’Avis Autonoleggio di Perugia Sant’Egidio Aeroporto e il motivo per il quale mi sono imbruttito è il seguente:
- il 25 gennaio noleggio un furgone (spesa prevista per il noleggio: 250€);
- il 26 gennaio lo rigo contro un cartello (eh, non sono abituato a dover pensare di stare attento anche a quello che c’è in alto!!);
- il 28 gennaio lo riconsegno, dichiaro il danno, compilo i moduli e l’omino dell’Avis Autonoleggio mi comunica che in un paio di giorni (il 29 gennaio a Perugia è festa per il Santo Patrono) mi faranno sapere l’entità del danno.
A questo punto passano 2 lunghi mesi…
- il 22 marzo controllo la carta di credito, come faccio settimanalmente, e mi trovo addebitati 600€. L’Avis di Perugia ha quindi deciso di farmi pagare 350€ di danno senza dirmi nulla;
- il 23 marzo chiamo l’Avis e chiedo spiegazioni: va bene pagare il danno, ma qui nessuno mi ha fatto sapere nulla. L’omino al telefono mi assicura che verrò ricontattato lunedì 26;
Ad oggi, ovviamente, nessuno mi ha ancora telefonato. Ora, partiamo dal presupposto che chi rompe paga, ma è questo un comportamento corretto e onesto di un esercente? Come puoi addebitare 600€ su una carta di credito senza dire nulla quando mi hai assicurato che mi avresti fatto sapere? Ma soprattutto: e se io non fossi d’accordo con la valutazione del danno? Se per me fosse troppo? Se volessi vedere la fattura del carrozziere? Nulla, nisba, nada.
Onestamente non ho voglia di questionare per 300€ di danno, ma per quanto mi riguarda non noleggerò più da Avis, neanche sotto tortura.
