Andrea Mavilla mi scrive, io rispondo

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In merito al precedente post, il buon Mavilla ha deciso di rispondermi in un commento. Innanzitutto lo ringrazio per il tempo che mi ha concesso e colgo l’occasione per commentare ulteriormente:

Buongiorno Dott. Giovanni Giuseppe Domenico Torcasso, ho letto con molta attenzione il seguente articolo.

Buongiorno Signor Mavilla, io invece ho letto con attenzione la sua risposta.

Sono sempre stato dell’idea che quando si scrive un articolo, si debba quantomeno conoscere non solo la materia, ma soprattutto i fatti.

Illustre Giovanni Giuseppe Domenico Torcasso lei nel precedente articolo non solo dimostra di non conoscere la materia, ma nemmeno i fatti… se poi prendiamo in considerazione anche questo nuovo articolo il quale pieno di inesattezze, illazioni, supposizioni, fondate sul nulla… non fa altro che confermare la sua totale disinformazione su quanto avvenuto prima, durante e dopo i fatti che hanno coinvolto i Carabinieri questa triste vicenda.

Mi scusi, ma come posso conoscere i fatti se non ero presente? Sto a 600Km da casa sua circa, è normale che io non sia a conoscenza di quanto successo in quei giorni. Ora, come lei riporta spesso nei suoi articoli, in Italia esiste il diritto di cronaca e il diritto di critica.

  1. Il diritto di cronaca: si informano le persone su quanto è oggettivamente accaduto, perché i fatti sono conosciuti e possono essere “facilmente” raccontati;
  2. Il diritto di critica: si esprime un giudizio soggettivo, secondo il proprio punto di vista.

Come lei ha espresso il suo diritto di critica su dei Carabinieri in servizio (non di cronaca, perché non aveva idea di cosa ci facessero davanti a una pasticceria), io esprimo il mio diritto di critica su quanto ho visto e, sottolineo, solo su quanto ho visto. Quindi confermo in toto: non conosco cosa è successo prima, dopo e durante i fatti che hanno coinvolto i Carabinieri (credo che chi mi abbia letto ne sia a conoscenza, non ho mai millantato conoscenze che non ho mai avuto), ma penso di poter esprimere un mio personale (opinabile) parere su quello che ho letto e sentito (su internet e TV).

Premetto che non è mia abitudine perdere tempo in polemiche inutili, ma per l’onestà intellettuale che da sempre accompagna la mia vita, le dedico qualche minuto del mio tempo per rispondere alle tante sciocchezze da lei scritte.

La ringrazio.

Risposta: Vede, Signore, se lei fosse stato informato non avrebbe scritto una sciocchezza simile: all’interno della mia abitazione è stato eseguito un vero e proprio blitz diretto dal Capitano dei Carabinieri, Marco D’aleo, il quale ha pensato bene di scomodare due compagnie dei Carabinieri, “Vimercate e Bellusco”.

Questo è quello che ci dice lei, prove oggettive (e non soggettive) non ce ne sono. Chi vuole può crederci, ma è come credere agli avvistamenti U.F.O.: o ci fidiamo di chi ce lo ha detto o non ci fidiamo. Io, onestamente, ritengo che sia una forzatura (ovviamente quanto scrivo, non è il vangelo, ma come ho ripetuto ovunque, un mio pensiero personale).
Tra l’altro devo correggerla: a Bellusco non esiste nessuna Compagnia Carabinieri, ma solo una normale Stazione.

Risposta: Vede, Signore, se lei fosse stato informato non avrebbe scritto una sciocchezza simile: partiamo dal presupposto che i Carabinieri NON avrebbero dovuto entrare all’interno della mia abitazione, tantomeno non avrebbero dovuto sequestrarmi alcun materiale in mio possesso… questo non lo dice Mavilla, ma la Procura di Monza che NON ha convalidato l’iniziativa intrapresa dallo stesso Capitano dei Carabinieri.

Ma… abbiamo detto la stessa cosa!!! Ho scritto più e più volte che non dovevano entrare a casa sua e non le dovevano prendere niente! (io l’ho definita: escalation di cazzate da parte dei CC). Almeno su questo punto la pensiamo allo stesso modo 😉

Il materiale acquisito dai Carabinieri la sera del 7 giugno 2013, non è stato trattenuto “1 giorno, come da lei scritto”, bensì 3 giorni… infatti tutto il materiale mi è stato consegnato il lunedì successivo “10 giugno”, sotto l’ordine della Procuratore della Repubblica, Dott.ssa. Donata Costa.

Chiedo umilmente scusa, ma dal video delle Iene sembra che il portatile sia andato a recuperarlo il giorno successivo. Correggo subito questa inesattezza nell’altro post (ciò non toglie che mi rimane qualche dubbio sulla capacità dei Carabinieri a effettuare il wiping dei dati su un Mac).

Il sedicente informatico “come da lei scritto”, il quale è stato intervistato dall’inviato delle Iene, Matteo Viviani, è responsabile della società Tesla consulting srl… società che lavora non solo per il Tribunale di Bologna come periti-tecnici informatici, ma con le principali aziende italiane le quali proteggono i propri sistemi da possibili attacchi informatici.

Tengo a precisare che ho scritto sedicente solo perché, IMHO, manca un dato fondamentale: ovvero quando sono stati cancellati i file. A ogni modo, io non voglio offendere nessuno e modificherò questo aggettivo. Purtroppo, senza quell’informazione, non possiamo sapere se i file sono stati cancellati prima o dopo. Tutto qui.

Risposta: Vede, Signore, se lei fosse stato informato non avrebbe scritto una sciocchezza simile: quando le autorità competenti effettuano una perquisizione mettendo a ferro e fuoco una casa, non hanno l’accortezza di riporre ciò che hanno precedentemente tolto dai cassetti, dai mobili o dagli armadi, anzi, sembrerebbe che si divertano a lasciarti la casa semidistrutta.

Giustissimo, solo che mi sembra eccessivo tutto quel casino per cercare un portatile. Inoltre, come scritto, io mi baso su quanto ho visto/sentito e dalle registrazioni che ci avete proposto non si sente alcun rumore di fondo che provi una tale baraonda. Ovviamente io non ero lì e posso solo commentare su quello che ho avuto modo di vedere.

Per la 4 domanda non credo necessita alcuna risposta, perché l’inviato delle Iene, Matteo Viviani, è stato contattato al numero di cellulare a lui ancora in uso, in data 8 Giugno 2013, alle ore 7:42 del mattino dal sottoscritto, come dimostrato dai tabulati telefonici consegnati alla Procura di competenza.

Non capisco. Io non ho scritto da nessuna parte che non credo al fatto che lei abbia chiamato Matteo Viviani il giorno dopo. Ho solo riportato quanto detto da Viviani nel suo Video Log, ovvero che si è basato su prove oggettive (quelle che ha fornito lei). Ma le prove fornite da un solo soggetto, nel diritto, non sono prove oggettive! (non sono neanche prove). Quindi cercavo di sottolineare il fatto che per definire “prova” qualcosa, dovrebbe esserci un dibattimento.

Vede, Signore, se lei fosse stato informato non avrebbe scritto una sciocchezza simile: anche perché ad oggi i Carabinieri i quali sono entrati all’interno della mia abitazione devono rispondere ad un processo che li vede accusati per i seguenti reati: abuso di potere, abuso d’ufficio, accesso abusivo a sistema informatico, minacce, violazione di domicilio e sequestro di persona… Il reato di sequestro di persona è stato attribuito pochi giorni, in quanto i soggetti che mi hanno prelevato, non avevano alcuna “motivazione valida” per poterlo fare.

Questo mi sembra sacrosanto e non ho mai detto il contrario. Io, infatti, ho sempre e solo criticato “l’inizio” di questa storia, ovvero l’aver dovuto riprendere dei CC senza sapere cosa stavano facendo davanti una pasticceria. Come ho scritto più e più volte, quello che è successo dopo non è concepibile e i fatti verranno chiariti una volta per tutte, com’è giusto che sia, dalla magistratura.

Quindi, i processi alle intenzioni, illazioni e supposizioni non portano a nulla…

Mi permetta… però è esattamente quello che ha fatto lei all’inizio di questa storia. Ha insinuato che dei CC fossero in pasticceria per comprare pasticcini, ma non ne aveva alcuna prova certa. A me solo questo dispiace, perché da una cosa (per me, ovvio) banale, si è caduti nel caos più completo.

Si informi, si documenti e successivamente scriva cose concrete e sensate… altrimenti non si offenda se le scrivono che i suoi articoli sono pieni di inesattezze diniseatezze.

Ribadisco, si tratta solo di miei pensieri personali che, mi pare, non offendono nessuno. Ho voluto far notare delle incongruenze (presunte, non certe) nei racconti che sono stati fatti. Ovviamente, lo ribadisco, mi sono basato su quanto ho visto, esattamente come ha fatto lei quando ha visto la macchina dei CC. Cerco di riportare un punto di vista diverso, nel rispetto di ogni persona coinvolta che, secondo me, è la cosa più importante in un articolo.

Buona continuazione. Andrea Mavilla.

La ringrazio e le auguro di arrivare il più presto possibile alla conclusione di questa spiacevole storia.

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11 Responses
  1. Andrea Mavilla

    Grazie per avermi risposto. Credo che ci siamo chiariti con questo civile confronto.

    Adesso aspettiamo il processo e poi ci aggiorniamo.

    Andrea Mavilla.

    1. ciccicii baubau

      tu de civile nun ci hai nulla.il processo? magari lo fanno subito e te ci tolgono dai coglioni in direttissima,ma nun lavori mai?sei ricco de famiglia?

  2. fiamma

    decisamente una bella disamina la sua,caro Giovanni;tant’è che mi ha fatto sorgere uleriori dubbi sulle innumerevoli bugie raccontate dall’individuo in questione, Dubbi che qui non esprimerò al fine di non dar lui alcuna possibilità di creare nuove bugie per tappar buchi così evidenti.Si riguardi il video e rilegga il commesso Apple…….Ancora grazie per darmi la possibilità di scrivere.

  3. Sonia

    Signor Mavilla in quel che lei gestisce: sia blog, che pagine e profili non ha mai messo in essere: la libertà di parola….Anzi…..Quindi prenda esempio di cosa sia un giornalismo corretto ed un giornalista rispettoso….
    Ma soprattutto che davvero ha questo spasmodico desiderio di ” visibilità ” lo faccio nel rispetto e nel decoro…

  4. Riccardo

    Egregio Torcasso buondì. Lei esprime la sua opinione, dal mio punto di vista correttamente critica nei confronti di un personaggio che non da affatto idea di essere credibile. Lei però, ad un certo punto si ferma e critica comunque l’operato dei militari. Mi domando, perché? Nessuno ha fatto irruzione in casa del signore, lui ha aperto. Gli è stato chiesto se voleva un avvocato e ha rifiutato. Un sequestro non convalidato, ad ogni modo, può dipendere da vari fattori (la legge è precisa a volte anche oltre quello che dovrebbe essere più utile alla sua applicazione) e non necessariamente costituisce reato. Ad ogni modo, la invito a seguire gli sviluppi che la vicenda avrà in Tribunale. Quello è l’unico luogo dove andrebbero segnalati e discussi presunti reati o abusi. Non sul blog di una persona che evidentemente non ha altro da fare che tentare una carriera da denunciatore senza avere preparazione e criterio.

    1. Asso_2nd

      Buongiorno,

      criticare è una parola grossa. Diciamo che, secondo me, comportandosi in questo modo sono passati dalla parte della ragione a quella del torto. Se ci sono stati reati, però, non lo devo decidere io. Io mi limito a scrivere che, secondo me, l’operato dei CC non è stato corretto (nel senso che io avrei gestito la cosa in modo completamente diverso).
      Poi un giudice deciderà chi ha torto e chi ha ragione. Non ci resta che sederci in riva al fiume e aspettare.

      1. ric

        Ecco, io credo che dalle reazioni del protagonista di questa vicenda rispetto agli approfondimenti della Giustizia, si arrivi alle conclusioni del caso. Non siamo un paese perfetto, ovvviamente, ma adesso, da quando è uscito un articolo su un quotidiano nazionale, improvvisamente il giornalista è incapace e la magistratura collusa, insabbiatrice etc etc etc. Quello che sconvolge però, non sono tanto le esternazioni di questo signore, quanto la reazione delle persone (poche per carità) che lo seguono. ci si resta di stucco. Forse si è montato un po’ la testa, dopo essersela incensata di polvere da informatore messia prima e da martire dopo. Qui si sta montando un caso che non esiste. E’ questo il problema di internet, ci sono persone che scrivono per passione, per dare opinioni senza filtri e altri che cercano di costruirsi una “carriera” raccontando finte situazioni. Evviva l’Italia.

  5. Sonia

    Non si capisce perché nonostante la Magistratura abbia preso provvedimenti anche nei riguardi dei cc…( riguardo l’Operazione pasticcini ) il blogger Mavilla continua la sua crociata diffamatoria contro l’Arma…facendo credere agli utonti ( solo questa categoria non legge ma commenta a prescindere ) che l’unico indagato è lui….Non ho parole… Ecco gli aggironamenti sulla vicenda:
    ( poster che il Mavilla ha fatto sparire dalla sua pagina, chissà come mai…)http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_ottobre_20/carabinieri-pasticceria-due-indagati-procura-il-video-finito-tv-iene-d08f3b56-3963-11e3-893b-774bbdeb5039.shtml#box-emotional

  6. Beatrice

    Qui si può leggere che a rischiare grosso è lui, il blogger-giornalista dei miei stivali http://www.monzatoday.it/cronaca/carabinieri-pasticceria-cavenago-brianza.html inoltre uno che in tutta questa storia si rappresenta nudo, rannicchiato fra due carabinieri vi sembra normale di testa? Foto che trovate qui http://www.facebook.com/photo.php?fbid=191213161065691&set=pb.190095384510802.-2207520000.1382434834.&type=3&theater e qui http://www.andreamavilla.com/2013/10/20/operazione-pasticcini-insabbiate-e-nascondete-tutto-questo-processo-non-sha-da-fare/ Ma li avete letti i commenti di alcuni utenti che scrivono che per fortuna da questa storia ne è uscito salvo? Ma veramente non capiscono che questo personaggio non ci sta con la testa?

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