Andrea Mavilla, il peggio della rete

Ebbi la (s)fortuna di venire a conoscenza dell’esistenza del soggetto “Mavilla” il 7 giugno 2013 quando su Facebook alcuni miei amici inserirono il collegamento a un suo post in cui “l’onesto cittadino Mavilla” (che era già andato a piagnere in TV che non aveva i soldi per pagare una sanzione amministrativa – detta in gergo non tecnico: multa. Questo tenetelo a mente, perché servirà in seguito) si lamentava del fatto che un’auto dei Carabinieri era stata parcheggiata contromano, sulle strisce e sul marciapiede per permettere ai militari di comprare dei pasticcini.

Ignorai la cosa. Non è una macchina parcheggiata male il problema più grave dell’Italia. Il giorno dopo, però, qualcuno inserì sempre su Facebook un aggiornamento sulla vicenda: a quanto pare, secondo Andrea Mavilla, 30 (TRENTA) Carabinieri avrebbero fatto irruzione in casa sua.

TRENTA CARABINIERI!??!?!?!?!?! Ma chi è, un pericoloso boss mafioso? Letta una baggianata del genere mi feci un giro sul suo blog per vederci chiaro e iniziai dal video. E’ vero, si vede una macchina dei Carabinieri parcheggiata davanti a una pasticceria, e quindi? Che siano lì per servizio non è venuto in mente a nessuno? Tant’è che secondo il video stesso, i militari rimangono in pasticceria 15 (quindici) minuti abbondanti, in cui dal locale non entra e non esce nessuno. Vista la mancanza di clientela, se avessero voluto solamente acquistare delle paste, ci avrebbero messo molto meno (2 minuti?). Infatti si è poi scoperto che i Carabinieri erano stati chiamati proprio dal proprietario. Ora, se tu chiami i Carabinieri è perché hai un’emergenza e, di conseguenza, immagino che tu non abbia molta voglia di aspettare che i militari cerchino un parcheggio… o no? Io me la immagino la scena:

112: “Pronto 112, mi dica”;
Cittadino in difficoltà: “Aiuto, aiuto, un ladro è entrato nella mia pasticceria, vi prego accorrete!!!”;
112: “abbiamo un’auto nei paraggi arriva subito, resti in linea così l’aggiorno”;
Cittadino in difficoltà: “grazie grazie…”
…dopo 5 minuti…
112: “guardi la macchina è arrivata, ma non c’è posto… non sa mica dirci dove potremmo parcheggiare? Anche a pagamento, eh, tanto poi ce lo rimborsano. Non sul posto dei disabili altrimenti poi ci fanno la foto e ci deridono su internet”
Cittadino in difficoltà: “guardi, dopo il semaforo sulla destra c’è un parcheggio”
112: “ok”
…10 minuti dopo…
112: “il parcheggio era pieno, abbiamo trovato un altro posto ma sta a 1km circa. Era pure sulle strisce blu e siamo dovuti andare in tabaccheria a comprare il gratta e sosta”
Cittadino in difficoltà: “non si preoccupi, sono dei criminali onesti, vi stanno aspettando per farsi arrestare in flagranza di reato…”
112: “li ringrazi, per la cortesia diremo al giudice di conceder loro qualche attenuante”

N.B. Una cosa analoga era successa alla Polizia di Stato, dove qualcuno aveva fotografato una pantera parcheggiata davanti a un centro commerciale. I poliziotti venivano derisi perché nel centro commerciale c’erano tanti parcheggi e non capivano perché le forze dell’ordine l’avessero lasciata proprio davanti l’ingresso. Magari dovevano intervenire? Io mi chiedo: ma far lavorare la gente e accendere il cervello pare davvero così brutto?

Ma torniamo al cittadino Mavilla, difensore dei diritti. Visto il video, che non prova nulla e dice solo una marea di fesserie complottistiche prive di riscontri, ho notato una cosa del suo fantastico blog: sembra (non ho prove per dimostrare quello che dico, quindi sottolineo la parola) che una buona percentuale di quello che è presente su quel sito sia falso e costruito ad hoc per fare accessi e click. Anche i commenti! Per dimostrarvelo vi riporto più in basso gli screenshot delle pagine dei sui articoli. Fateci caso: com’è che il primo commento di ogni articolo inizia con un insulto o denigrando quanto scritto? Seguito, ovviamente, da un difensore del buono ed onesto Mavilla? La statistica ci dice che quando un campione si comporta al 100% allo steso modo, vuol dire che c’è qualcosa che non va…

Ora, concludo riportandomi a quanto scritto all’inizio. Il difensore-dei-deboli-Mavilla-che-non-ha-un-soldo-e-va-in-tv-per-piangere-e-dire-al-mondo-che-lo-stato-è-uno-schifo è andato davvero in TV, a Pomeriggio 5. Dice che non aveva soldi per pagare una multa da 2.000 euro. Però ha trovato i soldi per l’iPhone che ha usato per la registrazione. E i soldi per l’avvocato. E i soldi per l’iPad. E i soldi per il blog. E i soldi per i collaboratori che postavano mentre lui era in camera di sicurezza denudato e deriso dalle forze dell’ordine (questa è la panzana più grossa della terra). Strano modo di spendere i pochi soldi che hai per vivere.

Ciliegina sulla torta: ieri sera è stato pure alle Iene.

Detto questo, perché ho fatto questo post? Perché sono i troll come lui che io detesto e che mi fanno salire la bile. Persone il cui unico scopo è fare accessi, click, visite, battendosene la ciolla di quello che serve per arrivare allo scopo. Anche se questo vuol dire raccontare una marea di stronzate e denigrare intere istituzioni dello Stato.

Fate un favore a voi stessi, evitatelo.