Oggi voglio sfogarmi un po’ su Roma. Bellissima città, ricca d’arte, musei, monumenti, con una storia millenaria e via di questo passo. Si, ok, bella Roma, da visitare una settimana (ma anche due o tre, prendetevi il tempo che vi serve perché è assolutamente da vedere). Ma viverci, a Roma, non è possibile e il motivo è semplice: i romani. Io mi immagino Roma senza i romani: sarebbe la città più bella del mondo. Perché?
- I romani non sanno guidare. Io uso la macchina il lunedì e il venerdì (il resto della settimana solo mezzi pubblici) e so che salgo rilassato e scendo nervoso come una biscia. Ogni romano adotta un codice della strada personalizzato, che solo lui conosce, e, ovviamente, si incazza se TU non lo rispetti. Un giorno quasi ammazzavo uno su un motorino: mi ha sorpassato sulla destra mentre io, con la freccia accesa, stavo entrando in una traversa. Me ne ha dette di ogni tipo e quando ho provato a farlo ragionare (“giovane, se mi vieni addosso con il tuo POTENTISSIMO scooter, io mi spacco la macchina, ma tu rischi di spaccarti l’osso del collo”) mi ha mandato a fanculo e se ne è andato. Napoli? Catania? Palermo? In confronto sono il nonnulla. Almeno lì, ho potuto constatare di persona, c’è un codice d’onore che tutti gli automobilisti rispettano. Qui è l’entropia più assoluta.
- I romani pensano di essere ancora nella Roma ai tempi di Cesare. Non riescono a capire che vivono sulla gloria di un passato che, ora, non esiste più. I romani hanno fatto tanto, è vero, ma duemila anni fa. Ora, parliamoci chiaro, che cosa offrono all’Italia? Il Colosseo? Ah, beh… ma quello non l’avete mica fatto voi settimana scorsa…
- Perché dobbiamo tenere i Ministeri in una città che, dall’alto dei suoi 2 milioni di cristiani, vanta un servizio pubblico che può tener testa (se si impegna) a quello di… mmm… San Benedetto del Tronto? Com’è possibile che nella Capitale ci siano solo 2 linee della metro? Basta vivere sulla gloria! Una città deve essere valutata per quello che offre, non per quello che offre grazie a quello che ha fatto 2.000 anni fa. Cos’avete realizzato negli ultimi anni? COSA??? Io so solo che per andare alla stazione Tiburtina (appena rifatta) non ci sono le indicazioni. O meglio, ci sono, ma sono quelle vecchie che, ovviamente, non portano da nessuna parte perché sono strade CHIUSE. Non so se ridere o piangere… Capitale di là, Capitale di qua e non sapete mettere due caxxo di cartelli stradali temporanei?!?!?
- Com’è possibile che la Polizia Municipale (ora si fanno chiamare Polizia Roma Capitale… ma vi guardate? Siete ridicoli!!) che è nata per gestire il traffico riesca, quando è sul posto, a peggiorare esponenzialmente la situazione? Un giorno ho chiesto a una facinorosa signora che stava comandando un semaforo (creando, ovviamente, il caos) di intervenire perché il problema era 3 metri più avanti al semaforo, perché c’erano le macchine in quarta (QUARTA!!!!) fila creando un imbuto impressionante. Quasi mi arrestava, manco le avessi chiesto una prestazione sessuale.
- Qualche mese fa, il Simpatico Sindaco di Roma, ha annunciato: Roma all’avanguardia! Entro il 2012 i romani potranno telefonare anche nella metro. AH! CONGRATULAZIONI! All’avanguardia? Ma lo sapete che a Milano i milanesi telefonano dalla metro dal 2007? Ci siete arrivati solo con 5 anni di ritardo, alla faccia dell’avanguardia.
- Perché il sito dell’Atac non mi dice quanto ci vuole dal punto A al punto B? Cosa me ne frega sapere che il 360 passa alle 7 se non so quanto ci mette ad arrivare a Termini? Insomma, a che ora lo devo prendere? Alle 6? Alle 7? Alle 8? Una banalissima durata faceva brutto, aggiungerla?
- Com’è possibile che i turisti debbano pagare 2 euro di tassa (al giorno e a testa) per “migliorare i servizi a loro dedicati” quando fino a un mese fa la metro chiudeva alle 9 di sera?
- Com’è possibile che in qualsiasi negozio (fuori dal centro, ovvio) uno decida di entrare pare che il venditore sia lì per farti un piacere? Ma brutto cretino, io non entro nel tuo negozio schifoso per farti un piacere, ma perché mi serve una cosa; se tu mi tratti come se ti avessi profondamente disturbato, allora vai a farti fottere. Se poi muori di fame non lamentarti con me (tant’è che io non compro più niente a Roma, la spesa me la faccio a Perugia il fine settimana).
- Perché se per sbaglio urti un romano questo inizia a insultarti nel suo idioma? “Aho, anvedi un po’ sto stronzo!!” Ehi! Ti ho chiesto scusa, ero distratto… pigliati una camomilla.
- Roma è una città sicura! Qualcuno dice così. Però hanno ammazzato più gente qui a Roma che in tutte le altre città italiane. Mmm… come al solito non si guarda in faccia alla realtà.
- Perché se Roma è così bella il fine settiman si svuota? Rimangono in città solo i romani che, non avendo visto nient’altro oltre alla loro città, non sanno cosa si perdono.
- (aggiunto dopo aver scritto tutto questo) In questa città eterna, bella come il sole… gli autolavaggi NON lavano la macchina, ma la sporcano. Senza parole!
Bene, potrei andare avanti, ma sono riuscito a sfogarmi, quindi mi fermo qui. E, ovviamente, se qualcuno dovesse obiettare: “se non ti piace Roma, vattene”, io risponderei “non ho scelto io di venire qui e, te lo assicuro, farei qualsiasi cosa per potermene andare. Purtroppo, ad ora, l’unico modo per andarmene è con le manette ai polsi, ma tra 6 anni…”.
P.s. Chiedo scusa a tutti quei romai che, ovviamente, non rientrano nella categoria succiatata. Sono pochi (purtroppo), ma ce ne sono.